Le escursioni
Se sei un escursionista, un appassionato di montagna o un semplice turista, ti auguriamo un piacevole soggiorno in questo lembo di terra che è la punta più meridionale della penisola italiana. Prima di incamminarti controlla il tuo equipaggiamento: dal maglione alle scarpe.Inoltre ricorda un sacchetto per i rifiuti: un buon escursionista non lascia mai i segni del suo passaggio!
DALL’ASPROMONTE ALLE SERRE NEL SENTIERO DEL BRIGANTE
I 120 km che vanno da Gambarie alle Serre prendono il nome di Sentiero del Brigante, perché al tempo delle colonizzazioni magno-greca e romana, costituivano un percorso battuto da ribelli, fuggitivi e banditi. Questo è un itinerario di lunga percorrenza che si sviluppa con direttrice sud-nord, lungo i crinali dell’Aspromonte e delle Serre.Ancora prima fu invece un itinerario molto seguito da popolazioni sicanie, magno-greche, romane per gli spostamentí lungo la Calabria.L’itinerario (segnavia rosso-bianco-rosso e n 206) riveste un’importanza naturalistica oltreché storica. Allo spettacolo incantevole offerto dalla natura, si aggiunge un’ importante testimonianza storica, specie nel tratto compreso tra lo Zomaro e il Passo del Mercante dove si trovano resti di mura e fortificazioni risalenti al 72-71 a.C. (la Certosa di Serra S. Bruno e la Cattolica di Stilo).
Occorrono 6-8 giorni di marcia.
Percorrendo oltre i 120 Km del Sentiero del Brigante, l’escursionista verrà a contatto con gran parte della flora che catatterizza l’Aspromonte e le Serre. In un paesaggio unico si attraverseranno fiumare e ruscelli e si potrà bere acqua che sgorga direttamente dalla roccia.
DA SAMO A MONTALTO, UN VIAGGIO NEL CUORE DELL’ASPROMONTE
Il percorso da Samo a Montalto (segnavia rosso-bianco e n 116), congiunge la costa orientale dell’Aspromonte alla sua più alta vetta: Montalto.
Per celebrare l’Anno Santo 1900 nacque l’idea di realizzare venti monumenti dedicati al Redentore in altrettante montagne d’Italia. Montalto vetta più alta dell’Aspromonte, fu una delle montagne prescelte.
Da allore la cima di quest’ultimo, da cui si domina tutto l’Aspromonte è caratterizzata dalla statua del Redentore e da un’altrettanto suggestiva rosa dei venti, entrambe in bronzo.
Gli innumerevoli sentieri, per secoli sono stati vie di comunicazione tra il mare e la montagna. Scavati spesso nella roccia questi conducono a paesaggi quasi irreali, costituiti da dirupi e anfratti, da vallate profonde e fiumare impetuose, da picchi assolati e da boschi così fitti che la luce quasi non vi penetra.
Montalto, con i suoi panorami, col suo silenzio, con i suoi simboli è meta privilegiata dagli escursionisti.
DA BOVA A DELIANUOVA SULLE ORME DEI GRECI.
Ancora segni del passato e natura meravigliosa sono protagonisti sul sentiero che va da Bova a Delianuova.
Per percorrere il sentiero, che è contraddistinto da segnavia di colore rosso-bianco-rosso e dal numero 2, sono necessari da 2 a 4 giorni di marcia.
Gli abitanti della colonia greca di Delia risalirono la montagna allo scopo di insediarsi in zone più protette dagli attacchi dal mare. Alcuni si stabilirono a Bova, altri valicarono il crinale per fondare Paracorio, vicino Pedavoli.
Il sentiero tracciato dagli abitanti di Delia è servito fino alla metà dell’800 a favorire i contatti e gli scambi fra la gente di Bova e quella di Pedavoli, specialmente in occasione delle rispettive feste patronali.
Oggi l’appassionato di montagna può ripercorrere quel sentiero che conserva tutto il fascino della storia e godere dello spettacolo di una natura incontaminata e di splendidi panorami.
DALL’ASPROMONTE ALLE SERRE NEL SENTIERO DEL BRIGANTE
I 120 km che vanno da Gambarie alle Serre prendono il nome di Sentiero del Brigante, perché al tempo delle colonizzazioni magno-greca e romana, costituivano un percorso battuto da ribelli, fuggitivi e banditi. Questo è un itinerario di lunga percorrenza che si sviluppa con direttrice sud-nord, lungo i crinali dell’Aspromonte e delle Serre.Ancora prima fu invece un itinerario molto seguito da popolazioni sicanie, magno-greche, romane per gli spostamentí lungo la Calabria.L’itinerario (segnavia rosso-bianco-rosso e n 206) riveste un’importanza naturalistica oltreché storica. Allo spettacolo incantevole offerto dalla natura, si aggiunge un’ importante testimonianza storica, specie nel tratto compreso tra lo Zomaro e il Passo del Mercante dove si trovano resti di mura e fortificazioni risalenti al 72-71 a.C. (la Certosa di Serra S. Bruno e la Cattolica di Stilo).
Occorrono 6-8 giorni di marcia.
Percorrendo oltre i 120 Km del Sentiero del Brigante, l’escursionista verrà a contatto con gran parte della flora che catatterizza l’Aspromonte e le Serre. In un paesaggio unico si attraverseranno fiumare e ruscelli e si potrà bere acqua che sgorga direttamente dalla roccia.
DA SAMO A MONTALTO, UN VIAGGIO NEL CUORE DELL’ASPROMONTE
Il percorso da Samo a Montalto (segnavia rosso-bianco e n 116), congiunge la costa orientale dell’Aspromonte alla sua più alta vetta: Montalto.
Per celebrare l’Anno Santo 1900 nacque l’idea di realizzare venti monumenti dedicati al Redentore in altrettante montagne d’Italia. Montalto vetta più alta dell’Aspromonte, fu una delle montagne prescelte.
Da allore la cima di quest’ultimo, da cui si domina tutto l’Aspromonte è caratterizzata dalla statua del Redentore e da un’altrettanto suggestiva rosa dei venti, entrambe in bronzo.
Gli innumerevoli sentieri, per secoli sono stati vie di comunicazione tra il mare e la montagna. Scavati spesso nella roccia questi conducono a paesaggi quasi irreali, costituiti da dirupi e anfratti, da vallate profonde e fiumare impetuose, da picchi assolati e da boschi così fitti che la luce quasi non vi penetra.
Montalto, con i suoi panorami, col suo silenzio, con i suoi simboli è meta privilegiata dagli escursionisti.
DA BOVA A DELIANUOVA SULLE ORME DEI GRECI.
Ancora segni del passato e natura meravigliosa sono protagonisti sul sentiero che va da Bova a Delianuova.
Per percorrere il sentiero, che è contraddistinto da segnavia di colore rosso-bianco-rosso e dal numero 2, sono necessari da 2 a 4 giorni di marcia.
Gli abitanti della colonia greca di Delia risalirono la montagna allo scopo di insediarsi in zone più protette dagli attacchi dal mare. Alcuni si stabilirono a Bova, altri valicarono il crinale per fondare Paracorio, vicino Pedavoli.
Il sentiero tracciato dagli abitanti di Delia è servito fino alla metà dell’800 a favorire i contatti e gli scambi fra la gente di Bova e quella di Pedavoli, specialmente in occasione delle rispettive feste patronali.
Oggi l’appassionato di montagna può ripercorrere quel sentiero che conserva tutto il fascino della storia e godere dello spettacolo di una natura incontaminata e di splendidi panorami.